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Accogliere senza chiedere la carta d’identità

Coloro che incontriamo sul nostro cammino non sono nemici di cui diffidare, ma persone da accogliere, senza guardare alla loro provenienza, senza discriminarle per il colore della pelle, senza fare loro l’esame del Dna. Siamo chiamati ad accogliere chiunque si presenti davanti a noi, nella consapevolezza che spesso proviene da situazioni drammatiche di miseria, di guerra e di abbandono.

Il primo sabato del mese, secondo una tradizione ormai consolidata tra le famiglie adottive e affidatarie della Comunità “La Pietra Scartata”, vuol dire recita del santo Rosario per i bambini abbandonati, un appuntamento a cui sono invitate tutte le famiglie accoglienti e quelle che si apprestano a diventare tali.

Per questo mese di maggio, la meditazione e le preghiere che accompagnano la lettura del brano del Vangelo è curata dai coniugi Daniela e Antonio Sanseverini.

Vangelo secondo Luca 24,13-32
Ed ecco, in quello stesso giorno [il primo della settimana] due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». (…) Uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso (…)».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».

Commento

“Mentre i due Discepoli di Emmaus discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro”
Nessuno può dichiarare che nella vita non sia stato “stolto e restio nel credere”.
Che lezione per noi! Noi, che preoccupati, non ascoltiamo i discorsi delle donne e degli uomini delle strade, come faceva Gesù. Siamo incapaci di cogliere sul viso stanchezze e tristezze. “Camminiamo e discutiamo” sentiamo sempre il bisogno di discutere, di conversare e mai di ascoltare.
Come un amico, Gesù era con i due discepoli: li ha ascoltati, si è immedesimato nei loro pensieri. Ma c’era una forza invisibile che impediva loro di riconoscerlo.
Il Risorto ascolta, poi parla!
Non parliamo se prima non abbiamo ascoltato, ma col cuore, il lontano pellegrino: i nostri figli, i bambini che soffrono l’abbandono!
Hanno camminato tanto affrontando: pericoli, privazioni sofferenze inimmaginabili.
Luca, in questa pagina del Vangelo ci ricorda che la parola si manifesta, avviene per strada. Quella strada che tante volte, troppe è la casa di tanti bambini.
Perché la liturgia della Parola deve avvenire solo e soltanto in Chiesa?
E quando i due discepoli, rivolgendosi allo Sconosciuto, lo vogliono con loro: “Rimani con noi, perché si fa sera”
Ecco che sono avvolti da un bagliore di ospitalità gratuita e incondizionata, senza carta d’identità.
Gesù è Risorto, non fermiamoci davanti ad una tomba vuota: la pietra delle paure, dei pregiudizi è rotolata via. La morte è stata sconfitta, ha vinto la vita.
Gesù ogni giorno spezza il pane, il “Suo Pane” e lo dona a tutti noi e “I loro occhi si aprirono e lo riconobbero”.
Il segno dell’amore custodito nell’Eucarestia è il significato della vita che diventa donazione.

Preghiamo
1° Mistero: Preghiamo perché il Signore ci aiuti ad accogliere come dono ogni creatura che si affaccia a questo mondo.
2° Mistero: Preghiamo affinché nessun bambino debba essere lasciato solo col suo destino e che la sua solitudine possa riempirsi di luce.
3° Mistero: Preghiamo per tutti noi, perché la paura del nuovo non ci renda inospitali nei confronti del Signore che viene a camminare con noi.
4° Mistero: Preghiamo per tutti i minori che accogliamo nella nostra terra. Signore aiutaci ad accoglierli nel nostro cuore.
5° Mistero: Preghiamo per tutti i bambini abbandonati nel mondo. Gesù prendili per mano, liberali dall’ansia, dalla paura e accompagnali fino al momento in cui abbracceranno i loro genitori.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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