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Adottare è non lasciarsi tentare dalla paura del diverso da noi.

Si rinnova anche per il mese di maggio la preziosa preghiera del Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo e per le famiglie adottive e affidatarie, una proposta delle famiglie della comunità La Pietra Scartata che per tale iniziativa si ritrovano il primo sabato di ogni mese coinvolgendo le proprie parrocchie e le comunità locali.

Con particolare riferimento alla spiritualità dell’accoglienza adottiva e affidataria, insieme a 5 intenzioni per la preghiera del Santo Rosario, viene offerto un breve commento al Vangelo proposto dalla liturgia per domenica 7 Maggio. Il commento e le preghiere che accompagnano il brano del Vangelo di Giovanni sono questo mese curate dai coniugi Cristina e Roberto Zambelli della comunità La Pietra Scartata della Lombardia.

gesu-buon-pastore-vaticanesedal Vangelo secondo Giovanni (Gv 10,1-10)

In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro. Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».

COMMENTO

In questo passo del Vangelo Gesù ci esorta ad ascoltarlo ad avere fiducia solo di Lui, è Lui che può condurre le pecore verso i pascoli fuori dalla porta, perché loro ascolteranno solo la sua voce. Ecco, come coppia adottiva abbiamo ascoltato la sua voce e ci siamo lasciati guidare solo da Lui nell’incontro con i nostri figli. Non abbiamo ascoltato nessun’altro, non ci siamo lasciati tentare dalla paura del diverso da noi, non generato da noi o dalla paura della fatica di crescere figli non generati da noi. Lui è stato il “pastore buono” che ci ha condotti verso i nostri figli, è entrato nella nostra vita come “porta” per permetterci di diventare genitori adottivi, facendoci realizzare il grande progetto di famiglia che avevamo da sempre desiderato.

PREGHIAMO

Nel 1° mistero gaudioso si contempla l’Annunciazione dell’Angelo a Maria.

Preghiamo per le coppie sterili affinché riconoscano in Gesù il “pastore buono” come mediatore del loro incontro verso un bimbo abbandonato.

Nel 2° mistero gaudioso si contempla la visita di Maria a Santa Elisabetta.

Preghiamo affinché le coppie adottive riconoscano il dovere di essere “porta” per tante altre coppie sterili in difficoltà.

Nel 3° mistero gaudioso si contempla la nascita di Gesù.

Preghiamo affinché i bimbi abbandonati, “pecore del gregge di Gesù”, vengano accompagnati verso la salvezza incontrando una mamma e un papà.

Nel 4° mistero gaudioso si contempla la presentazione di Gesù al Tempio.

Preghiamo affinché il popolo siriano possa riconoscere in Gesù il suo salvatore.

Nel 5° mistero gaudioso si contempla la perdita e il ritrovamento di Gesù fra i Dottori della Legge.

Preghiamo in questo momento difficile per le adozioni perché possano sempre essere la “porta” per tutte le coppie sterili, diventandone la loro salvezza e la loro luce guida verso i bambini abbandonati.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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