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Adottare un bambino: un prodigio che accade a noi, con noi e attraverso di noi

lps-figlio-adottivoDavanti al nuovo arrivato, viene spontaneo cercare di inquadrarlo in categorie note: sapere da dove viene, chi sono i suoi genitori, qual è la sua storia passata. Ma tutto ciò è limitante, perché ci porta a pretendere di controllare fino in fondo colui che accogliamo. Egli invece, che sia il Signore Gesù o il bambino abbandonato, ha ancora tante novità da farci conoscere, nuove riflessioni da farci fare e tanti prodigi da compiere con noi e attraverso di noi.


Seguendo una tradizione consolidata, le famiglie adottive e affidatarie della comunità “La Pietra Scartata” si ritrovano il primo sabato di ogni mese per la recita comunitaria del Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo.

Per il mese di luglio, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo sono a cura dei coniugi Mara e Gianluca Pizzi, della comunità “La Pietra Scartata” dell’Emilia Romagna.

 

 

Vangelo secondo Marco 6,1-6

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

 

Commento

Ciò che accadde a molti, allora, vedendo Gesù nella sua patria, accade anche a noi, oggi. Ci accade comunemente, con le persone che abbiamo accanto. La fatica di credere. Ci facciamo tante domande e tra queste…: “Dove abita la sapienza? Quale tipo di persona è abitata da essa?

Quando non comprendiamo bene qualcosa dell’altro, spostiamo sulle cose certe che dell’altro conosciamo. Da dove viene, la sua storia passata, la famiglia e i suoi parenti … Abbiamo bisogno di pensare di conoscere profondamente di sapere già tutto dell’altro. Questo ci dà sicurezza rendendoci l’altro prevedibile e controllabile. Ciò è umano ma limitante. Non ci accorgiamo che così facendo, confiniamo l’altro come in un angolo, rischiando di non vedere, di non riconoscere le buone novità che l’altro ci può portare.

Accade dunque comunemente ma anche con il Signore Gesù. Pensiamo di conoscerlo a sufficienza, per la sua Parola, per la sua Chiesa … ma sappiamo comprendere le novità che ci vuole far conoscere? A quale sapienza ci vuole condurre oggi, in questo tempo e in questo mondo? Quali nuove riflessioni siamo invitati a fare, per l’accoglienza dei bambini in stato di abbandono? Quali e quanti prodigi vuole ancora fare a noi, con noi e attraverso di noi? Come allenarci a mantenere il nostro cuore saldo e radicato nel conosciuto e nello stesso tempo “aperto e fiducioso” a ciò che vorrà suggerirci per renderci più vivi e capaci di generare “altra vita”?

Forse, ciascuno di noi ha diverse e più vie per raggiungere e mantenere il proprio cuore così aperto, ma pensiamo che l’invocazione dello Spirito Santo e la preghiera del Rosario, siano certamente tra queste.

Signore, aumenta la nostra fede” affinché incontrandoci, Tu non possa meravigliarti scoprendoci increduli.

 

 

Preghiamo

 

Nel primo mistero

Preghiamo per tutti gli adulti del mondo globalizzato e tecnologizzato, perché possano rimettere al centro della propria vita, il mondo dell’infanzia con i suoi bisogni (che non sono i nostri) e le sue peculiarità.

Nel secondo mistero

Preghiamo per tutti i politici che governano gli stati, soprattutto per quelli tra loro che si credono “particolarmente sapienti”. Maria, Madre nostra, raggiungi il loro cuore e insegna loro come tu hai cercato e trovato la Sapienza di vivere, nell’ascolto e nell’umiltà.

Nel terzo mistero

Preghiamo per tutti i bambini in abbandono, perché possano essere presto “guariti” da quell’amore che “tutto crede” e “tutto si dona” attraverso le braccia e il cuore di un papà e una mamma.

Nel quarto mistero

Preghiamo per coloro che, operatori di pace, lavorano in prima linea in terre difficili e rischiose. Dona loro Signore, forza e coraggio nel cercare la giusta e necessaria “sapienza” per fare scelte di vita ogni giorno.

Nel quinto mistero

Preghiamo per noi tutti “Amici dei Bambini”, perché possiamo rimanere docili allo Spirito Creatore. Colui che fa germogliare i fiori nel deserto e rende nuove tutte le cose, rinnovi in noi fiducia e speranza affinché attraverso noi, Egli possa continuare a compiere nuovi prodigi.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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