Ascoltami e seguimi

Dal Vangelo secondo Matteo (9,9)

“In quel tempo, Gesù, passando, vide un uomo chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte e gli disse: “Seguimi”, ed egli si alzò e lo seguì”.

Commento

Ma se questo Vangelo fosse solo una bella favola da raccontare ai bambini, alle persone semplici?

In quale momento di questa mia vita, così affannata, densa e piena di ogni e qualsiasi preoccupazione, potrò sentire la voce di Gesù che chiama me; ma perché poi proprio me?

È difficile credere che quanto scritto possa accadere di nuovo, come se quella “parola” si potesse reincarnare in un avvenimento che mi riguarda direttamente.

Noi oggi parliamo e trattiamo di una realtà, concreta, viva che si può toccare, verificare, …non crediamo più alle favole…

Quando mai, Signore, ti vedrò passare davanti a me?

A Potosì, cittadina arrampicata a 4200 metri sulle Ande Boliviane, Luigia, volontaria di Amici dei Bambini è da un anno impegnata in una difficile missione all’interno dei cinque orfanotrofi cittadini in un clima di sospetto, invidia, incomprensione, ricatti.

La tentazione di lasciare tutto e andare via è reale.

Norma, 12 anni, abbandonata dalla nascita, le ha inviato oggi una letterina: “Amici dei Bambini deve andare sempre avanti perché sta aiutando tanto noi che siamo stati, da tutti dimenticati.

Ti prego non mi abbandonare anche tu!”.

Semplici parole scritte su un piccolo pezzo di carta…

Preghiamo:

Nel 1°mistero, contempliamo ancora una volta il mistero dell’abbandono per sentirsi realmente vicini ai bambini abbandonati e dimenticati.

Nel 2°mistero, preghiamo per riuscire a scorgere, sul volto di un bambino abbandonato “il Signore che passa”.

Nel 3°mistero, preghiamo per saper ascoltare ed accogliere la voce di un bambino abbandonato.

Nel 4°mistero, preghiamo perché la debole voce di un bambino ci infonda il coraggio di lottare, sempre e ovunque, per l’accolgienza di un bambino abbandonato.

Nel 5°mistero, preghiamo per essere sempre pronti ad alzarci e a seguire chi, avendo bisogno di me, mi ha, ancora una volta, chiamato.