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Bibbiano. Monsignor Camisasca torna sul tema: “Alla base ideologia anti-famiglia, ma no a strumentalizzazioni”

Attraverso i giornali ho la percezione di un problema serio, che ha al suo cuore i bambini. E quando si tratta di bambini, si tratta evidentemente della realtà più significativa, più preziosa ed importante, oserei dire quasi divina, che abbiamo nella nostra realtà sociali e a cui deve essere prestata una attenzione somma. E mi sembra che in taluni casi, per quello che posso capire dai giornali, questa attenzione somma non solo non ci sia stata, ma ci sia stata anche e addirittura una prevaricazione ideologica”. A parlare così dei fatti di Bibbiano è monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia, che ha voluto tornare sull’argomento dopo aver già precedentemente espresso la propria visione.


Che è una visione forte. “I bambini – ha detto infatti Camisasca – sono stati usati per e in nome di un progetto ideologico. Naturalmente tutto questo è da dimostrare, la magistratura ha tutto il mio apprezzamento per il lavoro che sta facendo e che immagino sarà ancora lungo. Purtroppo, tutto quello che filtra ci induce a pensare che qualcosa di grave sia avvenuto, e questo più che dividerci in posizioni e fazioni politiche, deve invece unirci nell’attenzione verso i bambini”.

Da parte sua, quindi, un appello all’unità per contrastare le derive ideologiche contrarie alla famiglia. “La gente – ha spiegato – non deve essere strumentalizzata, e questa paura non deve diventare una ragione per sobillare anche una rivolta politica. Piuttosto, invece, io vedo che tutti dobbiamo farci carico di questa situazione grave, una situazione provocata dalle ideologie anti-familistiche che sono il retroterra di tutto ciò che è avvenuto. Sappiamo tutti che la realtà delle famiglie è una realtà fragile ma si è voluto ulteriormente infragilirla, creando le famiglie accanto alla famiglia, e quindi togliendo alla famiglia il sostegno che essa deve avere come realtà umana, e quindi come realtà che può essere percorsa da un’infinità di fragilità ed errori”.

Il vescovo ha inoltre espresso un attestato di stima al lavoro svolto, nel campo degli affidi, dal Terzo Settore: “In Italia ci sono migliaia e migliaia di realtà associate che si occupano di bambini in affido e in accoglienza, quindi c’è tutta una realtà molto positiva, sia di origine cattolica sia di origine laica che va sostenuta, va difesa e non va demonizzata. Non possiamo confondere le cose”.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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