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Chi si umilia sarà esaltato

a cura di Sergio e Maria Teresa Bertoldo


Dal vangelo secondo Luca (Lc 14,1.7-11)
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, và a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”.

COMMENTO
Il vangelo di Luca torna a parlarci di umiltà prendendo spunto dall’atteggiamento di chi, nella vita, vorrebbe sempre occupare i primi posti pensando di averne diritto rispetto ad altri.

È il comportamento di tutti noi quando pensiamo di poter programmare il nostro futuro e le nostre scelte di vita; seppure animati da buoni propositi, basandoci su criteri di giustizia puramente umani e limitati nel tempo, rischiamo di vivere come ingiustizia tutto ciò che non rientra nei nostri progetti, pensiamo di non aver ricevuto abbastanza rispetto a quelli che reputiamo nostri diritti e allora vorremmo modificare i disegni di Dio sperando di farli aderire ai nostri desideri.

Se invece avessimo l’umiltà di guardare con fiducia le proposte che Dio ci fa, ci accorgeremmo che i Suoi programmi non solo sono generatori di giustizia, ma sono destinati ad esaltarci.

Tutti noi possiamo testimoniare come abbiamo capito, talvolta a distanza di anni, che i progetti di Dio erano destinati al raggiungimento di doni immensi che hanno trasformato il dolore e la prova in esaltazione.

Dobbiamo allora imparare ad essere sempre e umilmente pronti alla chiamata di Dio Padre mettendoci in atteggiamento di disponibilità e fiducia perché solo così potremo realizzare con Lui il grande progetto della nostra vita.

Un esempio ci viene da Maria che umilmente ha accettato il disegno che il Padre aveva su di Lei arrivando a cantare il “Magnificat” la lode a Dio che ha stravolto le gerarchie di questo mondo, ha rovesciato i potenti dai troni e ha esaltato gli umili rendendola protagonista del suo progetto di salvezza.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo per i nostri figli che si sentono spesso messi all’ultimo posto, perché capiscano che nel progetto di Dio sono figli privilegiati;

Nel 2° mistero preghiamo perché, chi si rende disponibile alla chiamata di genitorialità sappia rispondere con umiltà al disegno di Dio nel volerli genitori adottivi;

Nel 3° mistero preghiamo per coloro che non riconoscono negli eventi della propria vita la mano di Dio;

Nel 4° mistero preghiamo perché i nostri pastori sappiano sostenere e accompagnare coloro che non riescono a vedere nel bambino abbandonato un figlio da accogliere;

Nel 5° mistero preghiamo per coloro che sono chiamati a decidere il destino dei bambini abbandonati affinché sappiano con umiltà lasciarsi illuminare da Dio.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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