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Ciao Roger

«Ciao Roger!

Solo 22 anni, stavi calciando un pallone come ad ogni partita, tra amici e compagni di una vita, sugli spalti tuo papà, a sostenerti come ha sempre fatto da quando, insieme alla tua mamma, per la prima volta ti ha stretto tra le braccia quel giorno del 2003 in Colombia.

Inseguivi il pallone, ti sei accasciato e ci hai lasciati, ma non per sempre. Tu resti con me.

Era un po’ che non ci vedevamo, ma se ti avessi incontrato anche ieri, magari li a bordo campo, ci saremmo salutati come sempre, come l’ultima volta a Gabicce insieme alle nostre famiglie … una stretta di mano, una pacca sulla spalla e via un sorriso accompagnato da un cenno con la testa.

Un saluto tra ragazzi come tanti altri, ma in fondo un po’ speciale, perché noi siamo “fratelli”. Fratelli di un passato che ci accomuna e di un dono che abbiamo ricevuto e che non ci lascerà mai, le nostre famiglie.

Dalle risate, alle partitelle di calcetto, agli incontri con Ai.Bi.Giovani. Nei momenti belli e brutti tu sei stato e sempre sarai un amico, un compagno di viaggio, un sostegno … semplicemente un fratello.

Io voglio ricordarti così!

Ciao Roger»

Marco e gli amici di Ai.Bi. Giovani

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Tutte le famiglie de La Pietra Scarta e del movimento Ai.Bi. Amici dei Bambini, insieme ai volontari e ai collaboratori dei due organismi, si stringono intorno a mamma Mara, a papà Gianluca e Luza, perché possano trovare la forza nella fede e nell’amore per il loro grande campione dal cuore enorme e il sorriso contagioso.

In particolare le famiglie di Milano si ritroveranno mercoledì 27 marzo alle ore 20,30 per la celebrazione di una Santa Messa nella chiesa di Santa Giustina (viale Affori – Milano); a seguire si reciterà il Rosario davanti al Santissimo, per essere quanto più possibile vicini alla famiglia con la preghiera in questo momento di profondo dolore.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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