Salta al contenuto Skip to sidebar Skip to footer

Come può essere mio figlio?

Dal Vangelo secondo Matteo (14, 28-31)


Pietro gli disse: “Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque” Ed egli disse: “Vieni”.
Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Ma per la violenza del vento s’impaurì e cominciando ad affondare, gridò: “Signore, salvami!”.
E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”.

Commento

I miracoli esistono?.
Qualcosa che va contro natura, fuori dalla logica, non permesso dalla ragione.
Tutto ciò che non è comprensibile solleva domande, reticenze, derisioni…
“Se non gli assomiglia non sarà mai suo figlio”
“E’ troppo grande: ha già un suo carattere”
“Perché hanno adottato un bambino così diverso da loro? Perché hanno voluto un figlio a tutti i costi?”.
Anche noi affondiamo nel dubbio: “Potrà mai essere mio figlio un bambino non nato da me?”.
Forse è più facile credere di poter camminare sulle acque che non di poter diventare padre o madre di un bambino che io non ho fatto!
Io dov’ero quando è nato? Dov’ero quando si è ammalato per la prima volta? Quando di notte urlava in preda all’incubo, quando mai le mie braccia lo hanno accolto?…
In questa così grande “distanza” potrà mai riconoscermi come suo padre?

“Uomo di poca fede, perché dubiti?”
Che cosa vi è di più forte e vero, di un atto di amore? Di una donazione di sé, totale, gratuita, capace di accogliere l’altro per come egli è, chiunque esso sia?
Osserviamo i miracoli tentando di carpirne i segreti, come piccoli e semplici gesti riescano ad oltrepassare i confini di ciò che non comprendiamo.
E ancora una volta è il bambino abbandonato che ci conduce per mano nel mistero dell’abbandono, con la sua testimonianza di fede semplice e vera: “anche se non ti conosco, credo che tu sia mio padre”!.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo per noi per saper riconoscere Gesù che ci accoglie quando il dubbio ci assale e la disperazione appare l’unica via percorribile.

Nel 2° mistero preghiamo per chi non crede nei miracoli dell’amore, perché illuminato dalla spontaneità di un bambino abbandonato che attende una famiglia, possa riconoscere la verità nelle cose semplici della vita.

Nel 3° mistero preghiamo per coloro che non credono nell’adozione come atto di amore capace di accogliere ogni bambino e di trasformarlo in vero figlio al di là di ogni differenza etnica, culturale, religiosa.

Nel 4° mistero preghiamo per chi, tormentato dal dubbio e dalla paura, si lascia affondare nella tentazione di rinunciare all’accoglienza di un bambino abbandonato, affinché ritrovi la forza della speranza.

Nel 5° mistero preghiamo per tutti i bambini abbandonati, ringraziandoli per la testimonianza della loro fede.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


Sostieni anche tu questa nostra testimonianza e specifica missione, Dona ora
inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

Lascia un commento