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Come saziare “la fame” di un bambino abbandonato?

bambina-che-guarda-il-cieloProseguono le meditazioni sulla spiritualità dell’adozione, questa volta scritte dalla coppia Carla e Luca Guerrieri (Comunità Regione Lazio). In vista del rosario del primo sabato del mese, il 1°  agosto, le famiglie affidatarie e adottive del movimento La Pietra Scartata riflettono sulla necessità di rispondere alla chiamata di Dio. E’ fondamentale ‘saziarci di lui’  per provare a colmare la ‘fame’ d’amore dei bambini abbandonati. L’invito è quello di approfittare anche delle vacanze per rinnovare l’impegno dell’accoglienza. Seguono le intenzioni di preghiera per il Rosario per i bambini abbandonati.

Vangelo secondo Giovanni 6,24-35

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».

Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

Commento

Damose da fa’!” diceva l’amato Papa San Giovanni Paolo II in dialetto romanesco per richiamarci all’impegno in una vita cristiana vera ed autentica. Ed è l’invito che, molti anni prima, in questo brano del Vangelo ci aveva fatto Gesù.

Eppure oggi più di allora ci sembra normale investire tutte le nostre energie e fatiche “per il cibo che non dura”. E passiamo le giornate a rincorrere obiettivi in apparenza sani, ma che in realtà procurano soltanto soddisfazioni momentanee o gioie passeggere. Non ci dedichiamo mai abbastanza a ciò che davvero conta, ovvero “il pane di Dio, il pane della vita”. E ci sentiamo sempre insoddisfatti!

Il Signore invece ci chiama continuamente, chiedendoci di recuperare una dimensione spirituale che ci permette di “venire a Lui”. Specialmente in questo periodo di vacanze dovremmo cogliere l’occasione per trovare il tempo per saziarci di Dio attraverso la meditazione e di preghiera. Il Signore da parte sua infatti si prende cura continuamente di noi dandoci il pane dal cielo, quello vero e saziando la fame e la sete.

Nutrendoci quotidianamente della sua Parola e della Sua presenza, ci consentirà di restare sempre immersi nel cuore del senso cristiano dell’accoglienza, sempre intraprendenti nell’assicurare quelle relazioni autentiche che ci costituiscono genitori e figli per sempre, con il gusto dell’eternità, ben oltre i rapporti di assistenza, ospitalità e protezione che, seppur necessari, non sono tuttavia destinati a durare.

 

 

Preghiamo

 

Nel primo mistero

Preghiamo per tutti noi affinché in questo periodo di ferie possiamo davvero riscoprire la bellezza, mettendo Dio al primo posto, trovando il tempo per la preghiera e la meditazione e mettendo da parte tutte le preoccupazioni dell’anno appena trascorso.

 

Nel secondo mistero

Preghiamo per tutti i bambini abbandonati che aspettano un papà e una mamma attraverso cui possano ricevere l’abbraccio di Dio e siano saziati.

 

Nel terzo mistero

Preghiamo per i bambini in affido che provano continuamente l’esperienza di un “pane che non dura”. Affinché possano essere accolti stabilmente in una famiglia che consenta loro di non avere più fame e sete.

 

Nel quarto mistero

Preghiamo per i genitori in attesa, affinché ricevano la carezza di Dio che li aiuti a non perdere mai la speranza di incontrare i loro figli che li stanno aspettando da qualche parte.

 

Nel quinto mistero

Preghiamo per gli operatori di pace che non temono di compiere le opere di Dio, intervenendo nelle situazioni di discordia.

 



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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