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Credimi, sono tuo figlio

Dal Vangelo secondo Giovanni (20, 24-25)


Tommaso, dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: “Abbiamo visto il Signore!”. Ma egli disse loro: “Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò”.

Commento

E’ difficile credere, vuol dire fidarsi, addirittura affidarsi a qualcuno.

Chissà perché riteniamo che i nostri sensi, la stessa nostra capacità razionale sia più “sicura” ed “evidente” del nostro cuore.

Eppure tutto si muove da qui, dove nascono le grandi gioie come pure i più atroci dolori.

Perché ci fidiamo di un pezzo di carta, uno scarabocchio su un certificato medico, un documento zeppo di timbri messi in bella evidenza e non di quanto sentiamo dentro?

Eccolo, il bambino abbandonato: è dietro la porta della mia immaginazione, relegato nelle profondità dei miei desideri, avvolto nelle nebbie di infondati timori.

“Certo può diventare un figlio, ma vorrei sicurezze, certezze… o presunte tali: – più riesco a sapere di lui, passato, disavventure, malattie; più si avvicina all’idea che mi sono fatto di lui, più… mi assomiglia…, più mi sarà possibile riconoscerlo come figlio!”.

Eccolo, il bambino abbandonato: è dietro la porta della mia fede.

Ha vissuto, forse per anni, nell’attesa di questo incontro, alimentando, giorno dopo giorno, la sua speranza di poter essere “altro”, un figlio finalmente!

“Non voglio la mamma più bella, un papà ancora giovane, non mi interessa la loro buona o cattiva salute, né il paese da cui vengono… o conoscere tutti i problemi che hanno avuto… A chiunque entrerà, una sola cosa chiederò: Accoglimi come tuo figlio, perché io credo che tu sei veramente mio Padre!”.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo perché la nostra fede sia come quella di un bambino abbandonato capace di affidarsi ad un Padre che non conosce.

Nel 2° mistero preghiamo per quelle coppie che non riescono ancora a superare l’ostacolo e la paura della loro sterilità.

Nel 3° mistero preghiamo perché dubbi, incertezze, perplessità non ostacolino l’accoglienza dei bambini abbandonati.

Nel 4° mistero preghiamo per coloro che accompagnano le coppie adottive perché sappiano infondere loro speranza e fiducia.

Nel 5° mistero preghiamo per ogni bambino abbandonato perché, almeno oggi, venga accolto nel nostro cuore.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


Sostieni anche tu questa nostra testimonianza e specifica missione, Dona ora
inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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