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Galantino: “Famiglia al centro dell’attenzione politica? Non mi pare”

galantino“Sembra quasi che oggi la famiglia composta da padre, madre e figli, la stragrande maggioranza, debba chiedere scusa di esistere”. È questa la provocazione lanciata da monsignor Nunzio Galantino a margine di un incontro su educazione e scuola tenutosi a Vicenza. Interpellato sull’attenzione attualmente riservata dalla politica al tema della famiglia, il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana non usa mezzi termini: “Davvero si pensa che oggi la famiglia composta da padre, madre e figli sia al centro dell’agenda politica italiana? Non mi pare”.

Entrando nel cuore del problema, Galantino chiede alle istituzioni statali maggiori investimenti per la famiglia. Il riferimento non è solo all’aspetto puramente economico “ma soprattutto alla necessità che il governo deve avere di sistemare le cose in modo che le esigenze della vita familiare possano essere armonizzate con quelle del lavoro”.

Galantino teme soprattutto le lobby, la “dittatura del pensiero unico” e “chi ha interessi di volta in volta particolari”: sono questi gli elementi che, secondo Galantino, dettano le priorità di una cultura come la nostra “sostanzialmente ideologizzata”. “La mia impressione – spiega il segretario generale della Cei – è che qualche volta, o molto spesso per come va la nostra cultura, la prima vittima di tutto ciò sia proprio la famiglia.

Nessuna valutazione politica, chiarisce il vescovo pugliese, che sottolinea come  non sia compito della Chiesa esprimere giudizi sul governo.“A noi vescovi – spiega – non interessa entrare nel dibattito su Renzi sì o Renzi no, perché ogni volta che la Chiesa mette l’orecchio sul Palazzo sicuramente sbaglia”. Ciò che deve interessare sono invece le esigenze della gente. Oggi i vescovi italiani sono “preoccupati di quelle che dovrebbero essere le priorità più forti – spiega Galantino –, ma non a parole, dell’agenda politica: la famiglia, la scuola, il lavoro, i giovani.

 

Fonte: Avvenire



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