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La paura di un figlio

Dal vangelo secondo Giovanni (GV 6, 18 – 21)


<< Il mare era agitato perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca ed ebbero paura.

Ma egli disse loro “Sono io, non temete”.

Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti. >>

Commento

Cosa passa nei cuori di una donna e di un uomo quando, dopo anni di un’estenuante attesa, segnata da ansie, speranze, delusioni, tenacia, si trovano di fronte l’immagine di colui che potrebbe essere il loro figlio?

A volte il colloquio di abbinamento si trasforma in un mare in tempesta e la gioia del prossimo e tanto atteso incontro lascia il posto ad un inaspettato sentimento di paura: un bambino, un volto, una breve storia… ”ma è mio figlio?”.

E’ il momento della fede: << come può questo bambino, del quale solo pochi minuti fa non ne conoscevamo nemmeno l’esistenza, essere concepito e partorito dalla carne del nostro cuore? >>.

Un uomo non può camminare sulle acque!

E il miracolo dell’adozione non si avvera.

Sono io, non temete”, ancora un grido, questa volta disperato, perché dopo anni di trepidante attesa, alimentata ogni giorno dalla speranza di quel formidabile incontro, vede la “barca della sua famiglia” inesorabilmente allontanarsi.

Il grido della speranza, riuscirà, ancora una volta, ad essere più forte del grido dell’abbandono?

Preghiamo

Nel 1° mistero preghiamo per le coppie che sono in attesa di un abbinamento, perché possano vivere questo momento con lo stesso atteggiamento di speranza del figlio che li sta attendendo;

Nel 2° mistero preghiamo perché nel momento dell’abbinamento ogni coppia riesca a vedere su quel volto il figlio atteso;

Nel 3° mistero preghiamo per coloro che hanno rinunciato ad accogliere la proposta di un abbinamento, perché riescano ad uscire dal “mare in tempesta” e ritrovare un sentimento di speranza;

Nel 4° mistero preghiamo perché ogni coppia possa ascoltare e credere nel grido del proprio figlio a non avere paura di accoglierlo;

Nel 5° mistero preghiamo perché ogni coppia che si avvicina all’adozione possa credere nella realtà del miracolo dell’amore.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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