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La speranza degli ultimi

Dal Vangelo secondo Luca (7,2-3, 6-7,9-10)


Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciò avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo (….)
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: “Signore, non stare a disturbarti, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito” (…..)
All’udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: “Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!”
E gli invitati, quando tornarono a casa trovarono il servo guarito.

Commento

Si chiama “ultima speranza” o la speranza degli ultimi: è il luogo “virtuale” dove la fede si incontra con la realtà.
Può essere uno spazio su internet, o una rubrica di un giornale o ancora un elenco particolare di un tribunale dei minori.

Lì “vivono” i bambini abbandonati che, per una malattia o perché hanno ormai troppi anni o ancora per una “imperfezione” fisica, nessuno ha voluto.

Nonostante tutto non hanno perso la speranza di poter essere un giorno figli.

Qualcuno, sentito finalmente il loro “grido”, si è messo in cammino per incontrare chi potesse portare loro la salvezza della perdita del padre e della madre.

Quanti “centurioni” lungo quella strada”! Il direttore di un lontano e sperduto istituto, un giudice coraggioso, un volontario espatriato pieno di zelo, un ente autorizzato che ha ancora voglia di lottare…..

Insieme si percorre, passo dopo passo, lo spazio della fede, fino alla tanto attesa chiamata: “Se questo bambino non ha proprio nessuno, noi due potremmo essere i suoi genitori.”

“All’udire questo Gesù restò ammirato”.

Quando siamo testimoni di un miracolo della fede ne siamo quasi “scandalizzati”: com’è possibile non credere?

La chiamano l’ultima speranza: è il luogo dove Gesù abbandonato risorge nella sua umanità.


Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo per i bambini abbandonati che nessuno vuole adottare perché anche per loro si avveri il miracolo dell’accoglienza.

Nel 2° mistero preghiamo perché il grido di un bambino abbandonato possa commuovere le nostre coscienze e farci iniziare il cammino che porta alla sua salvezza.

Nel 3° mistero preghiamo per chi si appresta ad accogliere un bambino dell'”ultima speranza” perché possa trovare sempre nella fede il sostegno vivo e reale al loro gesto di accoglienza.

Nel 4° mistero preghiamo per tutti coloro che operano per l’accoglienza dei bambini abbandonati perché siano consapevoli del loro insostituibile ruolo.

Nel 5° mistero preghiamo per tutti noi perché, ammirati dal miracolo della fede insito in un gesto di accoglienza, ne possiamo essere veri e credibili testimoni.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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