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La speranza dell’attesa

Dal Vangelo secondo Luca (21, 27-28)



<< Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina >>.

Commento

Il momento dell’attesa è un periodo fecondo e come tale va coltivato, poiché è ricolmo di speranza.

Perché la speranza possa rimanere viva va accolta, specialmente laddove attraversa spazi di debolezza e fragilità, come nell’attesa di una coppia di sposi per un figlio a lungo desiderato o in quella di un bambino per un abbraccio giorno dopo giorno sognato.

* La speranza va salvata da chi tenta di annientarla, gettando i semi della sfiducia, nel rappresentare difficoltà, perplessità a volte inesistenti;
* La speranza va difesa, con energia, determinazione da ogni attacco portato da chi non crede più nella semplicità dei gesti di amore;
* La speranza va sostenuta da chiunque ha a cuore il destino del suo prossimo, specialmente di chi è debole e indifeso;
* La speranza va compresa e capita per riconoscere in essa la forza formidabile capace di realizzare il miracolo della rinascita;
* La speranza va protetta dall’inspiegabile crudeltà dei tanti nemici dell’accoglienza, incapaci di scorgere sul volto di un bambino abbandonato l’immagine del Cristo Abbandonato e Risorto;
* Infine la speranza va amata perché è solo grazie ad essa che potremo ritornare al momento dell’attesa per ricominciare di nuovo a sperare.

Allora “vedremo”, come una prima volta, la potenza e la gloria del grande dono che ci è stato offerto perché è proprio in quel bambino che, ora, è riposta la nostra speranza.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo per tutti noi perché sappiamo riconoscere nel momento di attesa la fecondità della speranza;

Nel 2° mistero preghiamo per i bambini abbandonati perché possano incontrare nella loro vita chi sappia proteggere e sostenere la loro speranza di diventare veri figli;

Nel 3° mistero preghiamo per le coppie di coniugi che attendono di adottare un bambino perché non perdano mai la speranza nel futuro incontro;

Nel 4° mistero preghiamo per chi non crede nell’adozione, per chi la ostacola, perché possa sentire, nel suo cuore, l’ansia della speranza di un bambino abbandonato;

Nel 5° mistero preghiamo per tutti i genitori adottivi perché sappiano riconoscere nei loro figli il dono meraviglioso e sempre nuovo della speranza accolta.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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