La speranza rivelata

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 25)

In quel tempo Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascosto queste cose ai sapienti e gli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.

Commento

Chi più di un bambino abbandonato vive la verità?

Al di là di quanto possa apparire, delle parole di circostanza inutilmente dette, delle teorie “scientifiche” costruite intorno alla sua esistenza, di norme giuridiche legiferate per il suo benessere, chi più di un bambino abbandonato vive l’essenza stessa della conoscenza?

Contemplatelo, nei giorni o negli anni del suo abbandono, attendere, con il candore e la semplicità di chi sa, l’adempiersi di ciò che ha sperato.

Contemplatelo, nello stupore del primo incontro con chi ha da sempre conosciuto anche se non ha mai visto fin ad allora: “mamma, papà”.

Contemplatelo, nell’angoscia della “notte oscura”, precipitato, ancora una volta nel vortice di un passato mai dimenticato, riconoscere sul viso di chi lo ha accolto il senso del voler “ritentare”.

Non è una conoscenza pensata, teorizzata, studiata o ispirata dalla probabilità di una ipotetica speranza.

E’ viceversa vivere una speranza che è realtà!

Chi mai potrà analizzare e giudicare la speranza di un bambino abbandonato?

Perché addirittura negarne l’esistenza?

Solo a chi saprà accoglierla, sarà rivelata.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo per coloro che, non credendo nella speranza dei bambini abbandonati, li condannano a vivere senza una famiglia, perché possano essere convertiti a questa stessa speranza;

Nel 2° mistero preghiamo per chi “assiste” un minore fuori famiglia perché si adoperi in ogni momento, per mantenere viva la “sua” speranza;

Nel 3° mistero preghiamo per i minori abbandonati che non sono stati accolti da una famiglia perché possano riconoscere sul volto di una persona il segno di quella speranza;

Nel 4° mistero preghiamo per coloro che adottano un minore abbandonato perché sappiano accogliere e mantenere sempre viva la “sua” speranza;

Nel 5° mistero contempliamo Gesù, in croce, nel momento del suo abbandono per poter conoscere, comprendere e fare nostra la speranza di un bambino abbandonato.