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L’evento delle Famiglie pugliesi per la Divina Misericordia: tra preghiera, festa e il racconto della meraviglia dell’adozione.

Una grande festa, con momenti intensi di preghiera e ringraziamento per l’occasione della Festività della Divina Misericordia, con la possibilità di condividere tra i partecipanti anche la bellezza della scelta adottiva, raccontata dalla viva voce dei protagonisti che hanno deciso di accogliere l’infanzia abbandonata nella propria vita, facendone una famiglia: è stato questo il cuore dell’Incontro del Gruppo delle Famiglie dell’associazione La Pietra Scartata e del movimento Ai.Bi. Amici dei Bambini della regione Puglia, che si è svolto domenica 8 aprile 2018 a Barletta, presso la sede associativa del Santuario Maria SS. dello Sterpeto.


Numerosi i partecipanti all’evento, che è iniziato alle ore 15 con l’adorazione eucaristica e la recita della Coroncina della Divina Misericordia. Subito dopo la preghiera e prima dei momenti di convivialità, è stata la volta del ‘cuore’ della giornata: il momento delle testimonianze di alcuni genitori adottivi, che hanno raccontato ai presenti il perchè e in che modo è loro cambiata la vita grazie e a seguito della scelta di accogliere con sé l’infanzia abbandonata, quella dei “nostri ‘grandi’ figli”, com’è stata ribattezzata nel corso dell’evento.

Perchè l’adozione non ha età. E proprio di questo hanno parlato i coniugi che hanno accolto Piero dal Perù, i genitori di Miriam, proveniente dalla Colombia, e la mamma e il papà di Leonardo e Jesus, adottati in Brasile.

Al termine della giornata, è stata la volta della grande Festa di accoglienza per due bimbi arrivati nei mesi scorsi dal Perù e accolti da altrettante famiglie. Un commiato molto entusiasmante in una giornata in cui è stata ribadita la bellezza e la concretezza del ‘miracolo’ reso possibile dall’adozione internazionale.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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