Salta al contenuto Skip to sidebar Skip to footer

L’inizio dei segni compiuti da Gesù.

Grazie alla presenza di due dei consiglieri spirituali che in Italia seguono le famiglie del movimento, nel corso della XXVII settimana di incontro e formazione dedicata al tema “accoglienza familiare: l’officina dei miracoli” sono previsti momenti dedicati alla spiritualità dell’accoglienza familiare.


Attraverso l’esperienza della “lectio divina” vengono offerte opportunità di rileggere alla luce della Parola di Dio e del magistero della Chiesa il senso e le dinamiche dei ‘miracoli’ nella loro dimensione ‘personale’ e ‘comunitaria’, quali possibili eventi rinvenibili anche nel servizio e nella testimonianza delle famiglie adottive e affidatarie .

In particolare, oggi è stata proposta le lectio divina curata da don Massimiliano Sabbadiniconsigliere spirituale per le famiglie de La Pietra scartata dell’Arcidiocesi di Milano nonché vicedirettore della Caritas ambrosiana. Don Massimiliano ha proposto alle famiglie presenti una riflessione sul tema “L’inizio dei segni compiuti da Gesù“. La lectio si è concentrata sul brano del vangelo di Giovanni (Gv 2,1-12) dedicato all’episodio delle nozze di Cana.

Nel corso della meditatio don Massimiliano ha sollecitato la riflessione e la condivisione delle famiglie con alcune domande che qui di seguito riproponiamo:

A) “Il vino della festa è il simbolo di una vita che si sgomitola, che si espande liberamente, che si dice; la sua mancanza simboleggia tutto ciò che chiude, irrigidisce, crea sospetto, tristezza, permalosità, suscettibilità, litigiosità, malumore, pessimismo, critica corrosiva, acidità …” (C.M. Martini).

Che cosa manca oggi alla nostra gioia, come individui, come coppie, come famiglie, come comunità, come società, come Chiesa? Qual è il vino buono che oggi Gesù ci offre?

B) Come i servi di Cana, anche noi possiamo collaborare al “principio” di ogni miracolo, o segno, che il Signore continua a operare anche oggi.

Riempiamo di fiducia, anche se con tutti i nostri limiti, le nostre famiglie, le nostre relazioni e le istituzioni cui partecipiamo? Facciamo ciò che Gesù dice? Sappiamo da dove viene il “miracolo” di una vita buona? Riteniamo l’impostazione morale della vita in Cristo la sorgente della gioia di vivere? Trasmettiamo alle persone che incontriamo la sobria ebbrezza del corrispondere alla volontà di Dio?

C) Il vino buono che allieta i nostri giorni è il dono della fede, sempre rinnovata e moltiplicata.

Come comunichiamo tra noi, in famiglia, nelle comunità e nella società la gioia del Vangelo?

D) Maria è attenta alle esigenze dell’umanità priva di gioia e di amore e per questo “osa” l’intervento di Gesù.

Sappiamo stare nelle varie e difficili situazioni con l’animo di chi vede e intercede? Come sperimentiamo l’audacia della fede e della preghiera? Confidiamo nella Madre della Chiesa e Madre nostra? Come possiamo migliorare la nostra fede “mariana”?

La lectio si è infine conclusa con un corale momento di condivisione, testimonianza e preghiera.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


Sostieni anche tu questa nostra testimonianza e specifica missione, Dona ora
inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

Lascia un commento