Nelle Diocesi di Milano e Torino si celebra la “Benedizione delle adozioni”: una testimonianza di accoglienza nel nome di Gesù abbandonato

Il riconoscimento davanti al Signore del proprio percorso di adozione, nella consapevolezza di testimoniare l’accoglienza di un bambino senza famiglia davanti a Gesù abbandonato. Questo è il rito della Benedizione delle Adozioni che si svolgerà a Torino e a Milano domenica 1° febbraio, in occasione della 37esima Giornata Nazionale per la Vita.

Dopo Bologna e Venezia, anche le Arcidiocesi dei capoluoghi piemontese e lombardo hanno deciso di accogliere la proposta di Amici dei Bambini e della comunità di fedeli “La Pietra Scartata” di estendere a tutte le famiglie adottive del territorio la possibilità di partecipare a questo rito.

A Milano, il rito sarà celebrato da don Maurizio Chiodi, assistente spirituale di Ai.Bi. e de “La Pietra Scartata” con don Edy Cremonesi, parroco della chiesa di Santa Giustina, nel quartiere di Affori. Sarà proprio questa la parrocchia presso la quale sarà celebrato il rito, alle ore 11 e 30.

Nel caso di Torino, la Benedizione delle adozioni verrà invece celebrata all’interno di una festa organizzata dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi torinese. “Solidali per la vita”, questo il titolo dell’evento, cercherà di coniugare momenti di leggerezza e di riflessione, per culminare poi con il rito di consacrazione dei percorsi adottivi di tutte le famiglie che vi vorranno aderire.

Si comincerà alle ore 15 e 30 con lo spettacolo di “Frate Mago”, impersonato da padre Gianfranco Priori, rettore del santuario della Madonna dell’Ambro, e si proseguirà con alcune testimonianze di coppie solidali, che racconteranno la propria esperienza di fraternità e di accoglienza.

La giornata, che si svolgerà presso la Casa Sacro Cuore in via Pianezza 110 a Torino, vivrà il momento più importante proprio con la Benedizione delle Adozioni, celebrata da don Alessandro Marino, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia dell’Arcidiocesi di Torino. Il rito rappresenta il momento culminante di un percorso che non è solo burocratico, ma anche e soprattutto spirituale e richiede pertanto il riconoscimento ecclesiale, in modo che l’adozione assuma un significato davanti al Signore e alla Sua Chiesa. La Benedizione è infatti l’occasione per celebrare comunitariamente l’accoglienza vissuta come “nascita adottiva”, nella quale genitori e figli hanno modo di integrare il percorso civile con un forte significato spirituale.

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