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Noi genitori adottivi siamo strumento di Dio per dare gioia e speranza ai nostri figli

Si rinnova anche per il mese di giugno preziosa preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie, una proposta delle famiglie della comunità La Pietra Scartata che per tale iniziativa si ritrovano il primo sabato di ogni mese coinvolgendo le proprie parrocchie, i gruppi e le comunità locali.


Con particolare riferimento alla spiritualità dell’accoglienza adottiva e affidataria, insieme a 5 intenzioni per la preghiera del Santo Rosario, viene offerto un breve commento al Vangelo proposto dalla liturgia per domenica 2 giugno 2019 (Lc 24,46-53).

Il commento e le preghiere che accompagnano il brano del Vangelo di Giovanni sono, per il mese di giugno, curate da Vilma e Sergio Barel del Gruppo Famiglie della regione Friuli Venezia Giulia.

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dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,46-53)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

Il Commento di Vilma e Sergio

Gesù ci saluta andando in cielo ma ci lascia il compito di essere testimoni della sua resurrezione e di divulgare la sua parola. La gioia che riempie i cuori degli apostoli è quella di tutti noi che in Gesù ci affidiamo. La resurrezione di Gesù ci riporta al rinascere dei nostri figli abbandonati, alla loro salvezza nel momento in cui tutto hanno perso. E la gioia degli apostoli è anche la gioia di noi genitori che lodiamo Dio per il dono ricevuto e per la salvezza ritrovata attraverso i nostri figli. Figli da proteggere, come fa Gesù con i suoi discepoli, per dar loro la forza di camminare nel mondo con l’amore e la gioia per la vita ritrovata. Figli da aiutare nella loro crescita, spesso lenta e apparentemente senza traguardi, ricca di momenti di “abbandono” a se stessi, senza speranza. Proprio come gli apostoli dopo la morte di Gesù, soli e abbandonati, con un sogno infranto. E come Gesù, risorgendo dà la gioia e la potenza dall’alto agli apostoli, così noi genitori adottivi siamo strumento di Dio per dare gioia e speranza ai nostri figli.

Preghiamo

Nel primo mistero gaudioso ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Santissima

Preghiamo per tutti i bambini abbandonati nel mondo, perché la nostra preghiera li possa sostenere nella speranza di rinascere a figli.

Nel secondo mistero gaudioso ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta

Preghiamo per i nostri figli più grandi, perché nelle difficoltà della loro adolescenza infinita possano trovare la gioia della resurrezione di Gesù.

Nel terzo mistero gaudioso ricordiamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme

Preghiamo per tutti noi genitori adottivi, perché anche nei momenti di difficoltà e talora di sconforto sappiamo ritrovare la speranza e la gioia di essere strumenti di Dio.

Nel quarto mistero gaudioso ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe

Preghiamo per la nostra comunità, perché le difficoltà nel divulgare la parola dell’accoglienza nella società odierna, ricca di odio e egoismo, non ci facciano venir meno al nostro impegno.

Nel quinto mistero gaudioso ricordiamo il ritrovamento di Gesù tra i dottori nel Tempio

Preghiamo per i nostri familiari anziani, perché possano vivere questo tempo della loro vita con serenità, supportati nelle loro difficoltà di salute.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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