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Papa Francesco: “Penso ai tanti bambini abbandonati: tutti i genitori si facciano, come Gesù, strumenti di accoglienza e di amore”

angelus-papa-francescoSembra quasi un invito rivolto ai padri sinodali quello che Papa Francesco ha lanciato nel corso della tradizionale preghiera dell’Angelus di domenica 4 ottobre. Rivolgendosi alla folla di fedeli riunita in piazza San Pietro, il Pontefice ha parlato della necessità di accogliere i bambini abbandonati, sfruttati, rifiutati, vittime di guerra e miseria. Quasi a voler dire che, al di là dei temi che sono sulla bocca degli adulti e che interessano ai grandi – dalla comunione ai divorziati alle coppie omosessuali –, il Sinodo non può dimenticare i più piccoli e i loro grandi problemi: l’abbandono, la fame, la guerra, la mancanza di una famiglia.


Al termine della Santa Messa che con la quale si è dato inizio alla XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, il Papa si è rivolto ai fedeli e, al contempo, agli stessi padri sinodali, traendo spunto dal Vangelo di domenica, in cui Gesù manifesta il suo amore verso i più piccoli con la celebre frase (Mc 10,14) “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio”.

“Oggi chiediamo al Signore che tutti i genitori e gli educatori del mondo, come anche l’intera società – ha detto Papa Francesco -, si facciano strumenti di quell’accoglienza e di quell’amore con cui Gesù abbraccia i più piccoli. Egli guarda nei loro occhi con la tenerezza e la sollecitudine di un padre e al tempo stesso di una madre. Penso a tanti bambini affamati – ha proseguito il Pontefice -, abbandonati, sfruttati, costretti alla guerra, rifiutati. È doloroso vedere le immagini di bambini infelici, con lo sguardo smarrito, che scappano da povertà e conflitti, bussano alle nostre porte e ai nostri cuori implorando aiuto. Il Signore ci aiuti a non essere società-fortezza – ha auspicato il Papa -, ma società-famiglia, capaci di accogliere, con regole adeguate, ma accogliere, accogliere sempre, con amore!”

Un invito, quello di Papa Francesco, sui cui sono chiamati a riflettere i padri sinodali provenienti da ogni parte del mondo che fino al 25 ottobre discuteranno “della vocazione e della missione della famiglia nella Chiesa e nella società”.

Il Sinodo, del resto, è arrivato alla sua sessione conclusiva con un’importantissima raccomandazione per quanto riguarda proprio l’accoglienza dei bambini e, in particolare, i temi dell’adozione e dell’affido.  L’Instrumentum Laboris, predisposto a giugno 2015 in vista del Sinodo, afferma infatti esplicitamente che le realtà dell’adozione e dell’affido vanno valorizzate e approfondite.

“Per dare una famiglia a tanti bambini abbandonati – si legge all’articolo 138 del documento, compreso nel IV Capitolo dedicato al tema “Famiglia, generatività, educazione” -, molti hanno chiesto di mettere maggiormente in risalto l’importanza dell’adozione e dell’affido. (…) A fronte di quelle situazioni in cui il figlio è voluto talvolta ‘per se stessi’ e in qualsiasi modo, come fosse un prolungamento dei propri desideri, l’adozione e l’affido rettamente intesi mostrano un aspetto importante della genitorialità e della figliolanza, in quanto aiutano a riconoscere che i figli, sia naturali sia adottivi o affidati, sono ‘altro da sé’ ed occorre accoglierli, amarli, prendersene cura e non solo ‘metterli al mondo’. Partendo da questi presupposti – conclude l’articolo 138 dell’Instrumentum Laboris -, la realtà dell’adozione e dell’affido va valorizzata ed approfondita, anche all’interno della teologia del matrimonio e della famiglia”.

La speranza, ora, è che i vescovi riuniti per il Sinodo vogliano proseguire e portare a termine il camminopercorso fino a oggi dalla Chiesa per la promozione dell’affido e dell’adozione, rispondendo quindi positivamente alla richiesta, proveniente da varie componenti della Chiesa stessa – organizzazioni religiose e aggregazioni laicali – di mettere maggiormente in risalto l’importanza di queste esperienze per dare una famiglia a tanti bambini abbandonati.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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