Salta al contenuto Skip to sidebar Skip to footer

Questi bambini sono una benedizione di Dio.

Condividere e testimoniare la bellezza dell’esperienza di questa forma d’accoglienza davanti al Signore e all’intera comunità cristiana è ciò che sigilla il Rito della benedizione delle adozioni che, domenica 28 ottobre 2018, a Barletta, ha visto la partecipazione di 25 famiglie adottive coi 34 bambini ‘accolti come figli’ grazie a cammini di adozione nazionale e internazionale.


A partire dalle ore 17:00, Sua Eccellenza Mons. D’Ascenzo ha incontrato le famiglie, i coordinatori de La Pietra Scartata per la regione Puglia – coniugi Lisia e Antonio Gorgoglione – accompagnati dalla responsabile per la sede Puglia del movimento Ai.Bi., Floriana Canfora, per un momento di conoscenza e condivisione delle esperienze adottive e di preparazione al Rito.

Successivamente, la celebrazione della Santa Messa è stata preceduta da una sfilata dei bambini che, provenienti da vari Paesi del mondo, hanno attraversato la navata del Santuario di Maria SS. dello Sterpeto con le bandiere dei Paesi d’origine. Animata dalle letture delle famiglie, le dolci parole di Mons. D’Ascenzo hanno commosso i presenti: “questi bambini sono una benedizione di Dio; sono testimonianza di cos’è la vita, un dono ricevuto da Dio. Sono loro uno dei tanti modi in cui Dio ci dona la vita; oggi vogliamo pregare per questi bambini e per le famiglie che li hanno accolti, perché siano la testimonianza di Dio”.

A queste parole, l’Arcivescovo mons. D’Ascenzo ha detto: Ci vuole coraggio, nel seguire Gesù e accogliere la vita che lui ci dona, per continuare a fare delle nostre stesse vite un dono totale”.

Durante la Santa Messa, concelebrata da Padre Francesco Russo, è stato ricordato Padre Gennaro Citera, primo padre spirituale per le famiglie di Barletta de La Pietra Scartata, ad un anno dalla sua scomparsa.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


Sostieni anche tu questa nostra testimonianza e specifica missione, Dona ora
inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

Lascia un commento