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“Restituire la dignità di figlio ad ogni bambino abbandonato”

gesù manda gli apostoliSeguendo una tradizione consolidata, le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata si ritrovano il primo sabato del mese a recitare insieme il Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo. Per questo mese di dicembre, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo di Matteo sono a cura dei coniugi Marialuisa e Massimo Cecchetti della comunità La Pietra Scartata del Veneto.


In questo primo sabato di dicembre, la comunità vuole riflettere su quanto un atteggiamento di profonda speranza, unito alla gratuità del dono, possa colmare la distanza tra una proposta di vita dagli orizzonti sconfinati, quale quella di restituire la “dignità di figlio” ad ogni bambino abbandonato, e la povertà, la lentezza delle nostre azioni presenti.

 

 

Vangelo secondo Matteo (Mt 9,35-10,1.6-8)

In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore.

Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

 

COMMENTO

“Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore”.

La commozione di Dio, si manifesta attraverso Gesù e passa per il cuore di ogni discepolo. Siamo dunque chiamati ad interrogarci sulla compassione per le “folle” di questo mondo: per i poveri, gli anziani, gli ammalati, gli stranieri, i bambini soli ….

È un numero sterminato di persone, di cuori affranti, di dolore, angoscia, rabbia, solitudine.

Gesù sceglie dodici tra i suoi discepoli e li invia perché possano raggiungere ogni eterogeneità di quella moltitudine di gente, rendendoli partecipi del sogno di Dio di sconfiggere il male, di raccogliere i più deboli, di amare i disperati.

È un potere che viene da Dio, non dal denaro o dall’appartenenza ad un ruolo. Gesù infatti, dice loro: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

Questa comunità, oggi, vuole riflettere su quanto un atteggiamento di profonda speranza, unito alla gratuità del dono possa colmare la distanza tra una proposta di vita dagli orizzonti sconfinati, quale quella di restituire la “dignità di figlio” ad ogni bambino abbandonato e talvolta anche ai nostri stessi figli, per i quali il recupero di tale dignità sembra essere così difficile e la povertà, la lentezza delle nostre azioni presenti.

In questo tempo di Avvento: se sperare è attendere un dono, allora dovremo aiutarci a sostenere la nostra speranza.

C’è la necessità di segni concreti, deve crescere in noi la consapevolezza di quanto sia nelle nostre possibilità: chi spera che un bambino possa incontrare la sua mamma ed il suo papà non si adagia mai, ma ad ogni “conquista” vede aprirsi nuovi orizzonti.

 

 

Preghiamo

Nel 1° mistero

preghiamo per i bambini della Siria: rappresentano l’icona della sofferenza e dell’ingiustizia; te li affidiamo, custodiscili nel tuo amore di Padre.

 

Nel 2° mistero

preghiamo per tutte quelle famiglie che “non ascoltano” la tua chiamata all’accoglienza, dona loro la grazia della fecondità del cuore.

 

Nel 3° mistero

preghiamo per quanti hanno in mano le sorti ed il destino dei bambini abbandonati, perché si sentano toccati dalla tua misericordia e siano essi stessi misericordiosi verso i più piccoli.

 

Nel 4° mistero

preghiamo per  le madri che abbandonano i propri figli. Non sta a noi giudicarne i motivi, ma il compito, a volte difficile, dello scoprire in quel loro drammatico gesto, un atto di amore e di speranza.

 

Nel 5° mistero

preghiamo per le famiglie che hanno accolto, come figlio, un bambino abbandonato: sia sempre vivo in loro il ricordo  di quel primo incontro, di quell’abbraccio con Te Gesù bambino abbandonato.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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