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Roma. Papa Francesco ai sostenitori a distanza: “Condividere la tristezza di un bambino abbandonato per trasformarla in gioia”

papa7Anche il sostegno a distanza è uno strumento prezioso per combattere quella che Papa Francesco ha più volte definito “la globalizzazione dell’indifferenza”. È stato lo stesso Pontefice a ribadirlo sabato 14 maggio, nel corso dell’udienza giubilare in piazza San Pietro. Nell’occasione si è celebrato infatti il Giubileo del Sostegno a Distanza, un appuntamento pensato per proporre un momento di festa, preghiera e riflessione a tutti coloro che hanno deciso di aiutare il prossimo anche se quest’ultimo si trova lontano migliaia di chilometri.


L’invito è stato accolto da migliaia di persone che hanno affollato piazza San Pietro nonostante la forte pioggia che si è abbattuta sulla Capitale proprio in quelle ore. Presenti i rappresentanti di moltissime associazioni che promuovono il Sostegno a Distanza con iniziative  in tutto il mondo, coordinate dal ForumSaD. Non poteva mancare una delegazione di famiglie sostenitrici dei progetti di Amici dei Bambini, presente in 14 Paesi, compresa l’Italia, con iniziative di sostegno di personalizzato che comunitario.

Rivolgendosi alla folla di sostenitori, Papa Francesco, nel suo saluto, ha invitato a riflettere in particolare sul tema della pietà che, “per Gesù, equivale a condividere la tristezza di chi si incontra, ma nello stesso tempo a operare in prima persona per trasformarla in gioia”. “Tutti noi siamo pertanto chiamati – ha detto il Pontefice -, davanti a tante situazioni della vita, a scuoterci dall’indifferenza che impedisce di riconoscere le esigenze e i fratelli che ci circondano e liberandoci dalla schiavitù del benessere materiale”.

In questo senso – spiega Luca Guerrieri, sostenitore a distanza di Ai.Bi. presente in piazza San Pietro all’udienza giubilare – anche il SaD contro l’abbandono dei bambini è un gesto di pietà a cui siamo tutti chiamati. Il senso di un sostegno a distanza, infatti, è proprio quello espresso da Papa Francesco: rinunciare ogni mese a una piccolissima fetta del proprio benessere materiale e devolverla a favore di un bambino o di una comunità di bambini a cui la vita ha tolto l’amore di una famiglia o i mezzi primari per un’esistenza dignitosa. Per citare Bergoglio: “condividere la loro sofferenza per trasformarla in gioia”. Accogliendoli idealmente come figli a tutti gli effetti.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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