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Salerno, 57 associazioni in preghiera a sostegno di monsignor Moretti

morettiPiù di 50 aggregazioni laicali pronte a dimostrare il loro sostegno al vescovo di Salerno, Sua Eccellenza monsignor Luigi Moretti. L’occasione per esprimere la loro solidarietà arriverà nella serata di martedì 30 settembre, quando, a partire dalle ore 20, presso la Cattedrale Primaziale di Salerno si svolgerà una veglia di preghiera, a cui prenderà parte anche una delegazione di Amici dei Bambini.


L’iniziativa nasce dalla necessità avvertita da gran parte della comunità cristiana salernitana di manifestare il proprio affetto e ringraziamento per la testimonianza di amore a Cristo Signore offerta da monsignor Moretti in occasione degli eventi che hanno turbato la processione di San Matteo, lo scorso 21 settembre.

Questi i fatti. Monsignor Moretti, dopo un percorso durato un anno con tutte le realtà ecclesiali, portatori compresi – sollecitato dal documento della Conferenza episcopale campana “Evangelizzare la pietà popolare”, recepito con apposito decreto dall’arcidiocesi – ha operato delle scelte tese a favorire l’autentica espressione della fede popolare. Il vescovo aveva disposto, in linea con le norme dettate dalla Conferenza episcopale, che le statue dei santi non si fermassero lungo il percorso e non facessero le cosiddette “girate”, ovvero l’omaggio ai quartieri attraversati. Niente più soste, come invece prevedeva un’antichissima tradizione, né nel centro storico, dove ha sede il comando della Guardia di Finanza di cui San Matteo è protettore, né nell’atrio del palazzo comunale. Cambiamenti che i portatori delle statue non hanno preso affatto bene. Dopo aver trovato le statue posizionate fuori dal Duomo e non all’interno come di consueto – e considerato questo l’evento “culmine” – i portatori hanno deciso di manifestare tutto il loro dissenso proprio nel corso della processione del santo patrono, fermando deliberatamente le statue e “dirottando” la manifestazione religiosa all’interno del palazzo comunale. Con la folla che nel frattempo si produceva in una serie di reazioni che poco hanno a che fare con un rituale religioso: fischi, urla, offese e intimidazioni.

Durissima fin dal primo momento la presa di posizione della Consulta delle Aggregazioni Laicali che, per bocca del suo segretario, Giuseppe Pantuliano, ha così commentato l’accaduto: “rispetto a certe cadute di tono, talvolta ai limiti della legalità, va espresso senza esitazione il proprio disappunto, la propria amarezza e, con coraggio profetico, la propria contrarietà. Non ci si può nascondere dietro un silenzio complice.

Da qui la decisione delle Aggregazioni Laicali, tra cui Ai.Bi., di esprimere tutto il loro sostegno al vescovo della città campana, ringraziandolo “per il servizio offerto con generosità apostolica a tutta la comunità e, in particolare, per il suo impegno pastorale coerente con l’insegnamento di Papa Francesco e volto a un ritorno all’essenzialità della fede in Gesù”.

“Il dolore del nostro Vescovo – si legge nella nota diffusa dalle 57 aggregazioni – è divenuto il dolore di ciascuno di noi, la ferita aperta nel costato della nostra comunità ecclesiale una ferita per l’intera comunità civile”. “L’educazione al bene comune è il punto di partenza di un nuovo cammino del popolo salernitano. Come ci ricordava. Mons. Moretti durante il Pontificale in onore di San Matteo, nella società non c’è pace senza giustizia e nel contempo non c’è giustizia senza misericordia.

Auspicando quindi una “rinnovata concordia ispirata a sentimenti di carità e profonda solidarietà”, la comunità salernitana decide di non tacere e di riunirsi in preghiera per scongiurare il ripetersi di episodi che così lontani dalla fede cristiana.

 

 

Scarica la locandina

Leggi la lettera della Consulta delle Aggregazioni Laicali

Leggi la nota integrale delle Aggregazioni Laicali

 



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