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Scendi subito, papà

Dal Vangelo secondo Luca (19, 1 – 5)


In quel tempo, Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città – Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
Allora corse avanti e per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua”.

Commento

C’è un momento particolare in cui la grazia, cioè la presenza vera e viva di Gesù Abbandonato e Risorto attraversa il cammino di ciascuno di noi.

E’ un’esperienza anche se non “palpabile”, comunque intuibile che sempre stupisce chi la vive: è come se un “qualcosa” di indefinibile diversità, di un che di anomalo mai provato prima, eppur gratificante, riempisse lo spazio di quell’istante.

E’ questo il momento di “correre avanti” per “poter vedere”: la grazia va innanzitutto scoperta.

Come posso affermare di non credere, se non mi sono mai sforzato di “salire” per vedere ciò che c’è al di là; in un atteggiamento di serena e fiduciosa attesa?

Perché, pur non potendo mettere al mondo dei figli, causa la sterilità dei nostri corpi, rinunciamo alla speranza di essere padri e madri? Perché persa ogni fiducia in noi stessi diventiamo manichini inermi, manipolati dalle mani di medici senza scrupoli, dispensatori di facili e costose illusioni?

Perché non scoprire che dalla “cima di quell’albero” anche per noi due potrebbe esistere un progetto di vita in cui è coinvolto “qualcuno” che “deve passare di là”, lungo una strada di un lontano paese mai immaginato?

Come potrebbe scorgervi in mezzo ad una folla di volti anonimi e come potrebbe dirvi “scendi subito, perché oggi voglio entrare in casa tua, papà”

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo per la nostra incredulità: aiutaci a comprendere i momenti di grazia che passano davanti ai nostri cuori;

Nel 2° mistero preghiamo per chi rinuncia a credere perché trovi il coraggio di guardarsi “dentro”, totalmente libero dalla straripante moltitudine dei pregiudizi;

Nel 3° mistero preghiamo per i coniugi sterili che hanno perso la speranza di diventare genitori perché possano scoprire la vocazione a cui sono chiamati;

Nel 4° mistero preghiamo per tutti i coniugi e le famiglie che sono nell’estenuante attesa dell’adozione perché siano consapevoli di vivere un particolare momento di grazia che, ogni giorno, va “riscoperto” dalla loro speranza;

Nel 5° mistero preghiamo per tutti i bambini e le bambine abbandonate perché, per ognuno di loro, via sia sempre qualcuno che sta aspettando di “vederli passare” di là.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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