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Sciocchi e tardi di cuore

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24, 25-26)


<< Ed egli disse loro “Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?” >>

Commento

Ignoranza e sofferenza, sono questi, oggi più che mai, i denominatori che definiscono quella stupenda opera di amore insita nell’accoglienza di un bambino abbandonato per il tramite dell’adozione internazionale.
Ignoranti: come definire altrimenti coloro che non comprendono che ogni bambino privato dell’amore di una mamma viva un’unica attesa: quella di essere nuovamente figlio?;
O che dire di chi, ritenendo di operare per il bene di un minore abbandonato, si sostituisce a ciò che si agita nel suo cuore e ne delinea inesorabilmente il destino? Quanti bambini di fatto abbandonati vengono “mantenuti” negli orfanotrofi o nelle comunità di accoglienza in attesa che un qualche lontano parente si rifaccia finalmente vivo per ritirare un “pacco” da anni dimenticato!
Quanti bambini sono stati “congelati” nella forma più assurda dell’affido – quella che pone un limite di tempo alla “temporaneità” dell’accoglienza – e senza mai essere, nemmeno un giorno veri figli, si lasciano sopravvivere nel più subdolo degli abbandoni: “chissà, forse un giorno potrà ritornare nella sua famiglia!”
“Sciocchi”, nel non comprendere che l’amore non è un frutto della carne e neppure di esclusiva pertinenza di chi ha generato, ma di chi accoglie!
“Tardi di cuore”: – magistrati, operatori sociali, politici, missionari, se non credete che ogni bambino abbandonato ha diritto di rinascere ad una nuova vita, al di là di barriere artificiosamente create dal mondo degli adulti (i legami di sangue, la cultura di origine, il mito della famiglia allargata), per voi, la resurrezione non ha alcun significato.
Così, oggi, l’adozione internazionale è segnata da grande sofferenza e su quella croce, ogni giorno, ci ritroviamo: i bambini abbandonati, genitori che attendono di diventarlo e noi operatori di accoglienza.
Ma Gesù Abbandonato è veramente risorto e ogni bambino che viene adottato lo annuncia, con la sofferenza subita dalla violenza del suo abbandono o inferta e sopportata da anni e anni di attesa, ma anche con la speranza del suo sorriso.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo per i bambini e i ragazzi abbandonati perché la sofferenza inferta dal mondo degli adulti non estingua in loro la speranza nella rinascita adottiva;

Nel 2° mistero pre ghiamo perché i missionari e le missionarie che con tanta dedizione e sacrificio dedicano la loro vita ai bambini abbandonati comprendano che ogni bambino vuole essere anzitutto e al più presto un figlio, amato e accolto da una famiglia, anche se non della sua terra di origine;

Nel 3° mistero preghiamo per i magistrati minorili, gli operatori sociali, i politici e tutti coloro che sono responsabili dei minori abbandonati perché credano e sostengano l’adozione, anche internazionale, come stupendo atto di amore e di “resurrezione”;

Nel 4° mistero preghiamo per gli “operatori di accoglienza” coloro che per missione o professione hanno deciso di impegnare la loro vita nel far rinascere, a figli, i bambini abbandonati, perché possano affrontare e superare, con entusiasmo e fiducia, le difficoltà ogni giorno incontrate.

Nel 5° mistero preghiamo per le autorità della Bielorussia perché Maria, la nostra madre adottiva, possa toccare il loro cuore affinchè concedano ai loro minori abbandonati la possibilità di essere accolti da una famiglia adottiva.




L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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