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Un dono inaspettato

Dal Vangelo secondo Luca (14, 8 – 10)


Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non vi sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti “Cedigli il posto!”.
Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto.
Invece quando sei invitato, va a metterti all’ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica “Amico, passa più avanti.”

Commento

Un dono non è mai quello pensato.

Certo lo si può desiderare ma la fantasia con la quale lo possiamo immaginare deve cedere di fronte allo stupore e alla meraviglia della realtà.

Un vero dono non è mai quello voluto: si può voler una “cosa” e acquistarla, ma un dono non può essere comperato.

Un dono non può essere scelto: si accoglie o si rifiuta.

Se non lo accolgo non comprenderò mai ciò che mi sarebbe stato donato e rimarrà in me solo l’amarezza di una cocente delusione di ciò che avrebbe potuto essere, ma non è stato.

Nell’atto dell’accoglienza, viceversa si apre la dimensione dell’amore, unica realtà capace di svelare la verità della relazione di gratuità: è un dono che è stato pensato per essere destinato esclusivamente a me.

Così è l’accoglienza di un bambino abbandonato: se voglio il frutto della mia immaginazione; se mi vedo padre solo di chi corrisponde alle mie ridicole e penose “esigenze”; se per me essere madre significa diventarlo dopo aver scrupolosamente verificato il “certificato” della sua salute fisica e mentale, non comprenderò mai di essere stato “invitato” per ricevere un dono.

Ma se mi sforzerò di affidare le paure e i timori della mia povera speranza di accoglienza a chi è stato abbandonato proprio per accoglierla, scoprirò la sorpresa, la gioia e l’infinita bellezza di un dono assolutamente inimmaginato e destinato “da sempre” a me.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo perché possiamo comprendere e quindi accogliere i doni che sono stati riservati per ciascuno di noi.

Nel 2° mistero preghiamo per coloro che hanno deciso di adottare perché possano capire che ogni bambino abbandonato è un dono unico e irripetibile, chiunque esso sia.

Nel 3° mistero preghiamo per i coniugi che stanno vivendo l'”abbandono” nella loro sterilità, perché possano scoprire il significato di un “invito” ad accogliere quel dono da sempre “pensato” proprio per loro.

Nel 4° mistero preghiamo per tutti quei coniugi che hanno già incontrato il minore a loro abbinato ma difficoltà e crudeltà create dall’uomo ne ostacolano e ritardano l’adozione, perché non manchi mai loro la luce della speranza.

Nel 5° mistero preghiamo per tutti i minori abbandonati perché possano essere “scoperti” e quindi accolti e amati come esclusivi e preziosissimi “doni”.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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