Un parto doloroso

Dal Vangelo secondo Luca (14,25-26)

In quel tempo siccome molta gente andava con lui, Gesù si voltò e disse: “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”.

Commento

E’ difficile farti nascere, figlio mio!
Le mie sicurezze, i progetti, le garanzie, la mia stessa storia, tutto quello che non ha fatto parte della tua vita deve ora lasciare il passo a qualcosa di inaspettato e imprevisto.
Creare uno spazio, un vuoto capace di attirarti, impetuoso vortice, verso me.
Rinunciare a tutto perché tu nasca, dentro me, perché tu riesca a prendere il posto di ciò che mi è ancora caro, importante, indispensabile…….. di ciò che ora lascio per te!
E’ il mio parto, doloroso: così, solo così posso donarti una nuova vita.
Svuotarmi per poter far entrare le tue paure, angosce, insicurezze, il tuo abbandono nella mia intimità più profonda, e riempirmi di te.
Ti ho incontrato: eri un bambino, solo, abbandonato, dimenticato.
Ho messo tutto di me – passato, presente e futuro – nelle tue mani……. e ho accolto tutto di te nella mia vita….. e tu, meravigliosamente, sei nato,…….. mio figlio.

Preghiamo:

Oggi contempliamo il mistero della vocazione.

Nel 1° mistero preghiamo perché ogni uomo e ogni donna scopra una personale chiamata a vivere, una propria e singolare paternità e maternità;

Nel 2° mistero preghiamo perché dubbi, paure, false sicurezze non impediscano o ostacolino l’accoglienza dei bambini dimenticati;

Nel 3° mistero preghiamo per coloro che stanno sottoponendo i loro corpi alle “torture” delle fecondazioni “artificiali” perché si aprano all’accoglienza di chi già li sta aspettando;

Nel 4° mistero preghiamo perché ogni famiglia si apra all’accoglienza di chi non ha mai avuto una sua famiglia;

Nel 5° mistero preghiamo perché coloro che in questo momento stanno incontrando difficoltà nell’accoglienza di un bambino dimenticato possano scorgere su quel volto, il Cristo Abbandonato e Risorto;