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“Misteriosamente fecondi”: riscoprire la vocazione per ripensare e rilanciare la missione.

Grazie alla presenza di due dei consiglieri spirituali che in Italia seguono le famiglie del movimento, nel corso della XXVI settimana di incontro e formazione dedicata al tema “accogliere è oggi di nuovo possibile: l’importante è esserci” sono previsti momenti dedicati alla spiritualità dell’accoglienza familiare.


Attraverso l’esperienza della “lectio divina” vengono offerte opportunità di rileggere alla luce della Parola di Dio e del magistero della Chiesa l’attuale contesto culturale, sociale ed ecclesiale per decifrare e discernere il carisma, il servizio e la testimonianza delle famiglie adottive e affidatarie.

In particolare, oggi è stata proposta le lectio divina curata da don Massimiliano Sabbadini, consigliere spirituale per le famiglie de La Pietra scartata dell’Arcidiocesi di Milano nonché vicedirettore della Caritas ambrosiana. Don Massimiliano ha proposto alle famiglie presenti una riflessione sul tema “Ora va’! Io sarò con te. Riscoprire la vocazione per ripensare e rilanciare la nostra missione“. Introdotta da un commento ad alcuni passaggi dell’Esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii Gaudium sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, la lectio di don Massimiliano si è concentrata su di un brano biblico tratto dal libro dell’Esodo (Es 3,1-15).

Nella meditatio don Massimiliano ha sollecitato la riflessione e la condivisione delle famiglie con alcune domande che qui di seguito riproponiamo:

Dio è inesauribile da conoscere e imprevedibile nella sua manifestazione, è libero: Chi è Dio per me? Come vivo la mia relazione con Lui?  Sono aperto alla Sua novità, o credo di saperne abbastanza? Interrogo la realtà alla ricerca dei segni della Sua presenza? Come mi lascio guidare e nutrire dalla Sua parola?

Il rispetto del mistero di Dio è una condizione della sua rivelazione e della sua opera in favore dell’uomo. L’“esserci” di Dio va accolto ma non posseduto: Quali atteggiamenti custodiscono questo mistero e quali lo annientano?

Dio ci cerca dove siamo. Per Lui nessuna situazione è definitivamente fallita e nessun grido è inascoltato. La sua presenza allontana in noi lo scoraggiamento, la delusione, la disperazione: Come tratto i miei fallimenti? E quelli dei miei congiunti? E come reagisco alle difficoltà della mia famiglia e delle realtà ecclesiali e sociali cui partecipo? Nelle mie valutazioni mi lascio trascinare dalla rassegnazione? So nutrire speranza? Ho fede che il Signore, in ogni caso, è al mio fianco?

Dio scende per liberare un popolo oppresso e coinvolge l’uomo nella sua missione: Come reagisco alla miseria in cui versa ancora gran parte dell’umanità? L’ingiustizia, l’oppressione economica, politica, morale, sociale e religiosa mi trovano troppo pacifico e indifferente o sanamente inquieto e ribelle? Come rinnovo ogni giorno lo slancio della mia vocazione matrimoniale e la forza rivoluzionaria dell’adozione?

Il “nome di Dio” è la certezza della sua presenza con l’uomo e del suo amore per noi. In questo senso, invocare il nome di Dio è affidarsi alla sua bontà e consegnarsi fiduciosamente a Lui: Vivo in questa dimensione consolante e incoraggiante la liturgia e la preghiera personale, di coppia, in famiglia e comunitaria? O servire Dio è offrirgli qualcosa per averne un credito, o per “placarlo”, o per sistemare un debito? Alimento adeguatamente la dimensione contemplativa della mia vita? Come mi impegno perché questo dono sia trasmesso ai miei cari?



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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inserendo la causale "sostegno vocazione all’accoglienza familiare"..

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