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L’umiltà dell’Amore

Dal vangelo di Luca (Lc 18, 13 -14)


<< Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato a differenza dell’altro, perchè chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato >>.

Commento

Quanti sono i bambini, che si battono il petto, invocando il perdono per la “colpa” commessa dal “loro” abbandono? “Se mia madre mi ha lasciato la colpa è mia!” “Se sono anni che vivo in istituto e nessuno finora mi ha voluto è colpa mia”.

La superbia, l’alterigia, l’ostentata sicurezza di coloro che dovrebbero farsi carico del destino di un bambino abbandonato – autorità, legislatori, giudici, operatori, missionari… – (tutti coloro che dovrebbero lottare per donargli una famiglia) aprono uno squarcio nel suo futuro “non sarò mai capace di essere amato da qualcuno”.

Ma è proprio questa “umiltà”, la strada che ci conduce a comprendere, capire e infine accogliere un bambino abbandonato.

E’ l’umiltà che un genitore adottivo ha incontrato lungo il suo percorso di accoglienza negli interminabili, estenuanti, farraginosi e in gran parte inutili passaggi dell’iter burocratico procedurale; nell’insensibilità e durezza di cuore di tanti volti incontrati incapaci di comprendere la gratuità del nostro atto di giustizia; nell’accettare – umilmente – quel figlio, chiunque esso sia ed accoglierlo come il più grande dono che la Provvidenza potesse mai regalare.

L’umiltà di accogliere e di essere accolto si incontrano e vivono la più bella e vera esaltazione dell’Amore.

Preghiamo

Nel primo mistero preghiamo perchè ogni bambino abbandonato possa vedere l’orizzonte posto al di là di ogni abbandono: l’amore di un padre e di una madre;

Nel secondo mistero preghiamo per i bambini e i ragazzi che non vengono adottati perchè possano incontrare nella vita quell’Amore che oggi sembra essere loro negato;

Nel terzo mistero preghiamo per le “autorità” preposte alla tutela dei minori abbandonati, perchè possano ispirarsi nel loro lavoro a quell’umiltà che solo un padre ed una madre hanno;

Nel quarto mistero preghiamo per coloro che hanno intrapreso il cammino lungo e difficile dell’adozione, perchè l’umiltà del loro grande atto di amore sia il faro illuminante, sempre e ovunque;

Nel quinto mistero preghiamo per ogni genitore adottivo perchè senta il dovere di testimoniare, soprattutto a coloro che non hanno figli, l’esaltazione dell’adozione.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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