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Scola: “Incomprensibili le chiusure verso i migranti”. L’appello per un’accoglienza che vada oltre gli egoismi e la politica

tw-scolaSuccede raramente, ma succede. A volte il sentimento umano e il senso di accoglienza fanno impallidire i colori della politica. Anche se non sempre vengono compresi e valorizzati. Basti pensare a quanto accaduto a Selvazzano Dentro, piccolo comune del Padovano, amministrato da una giunta leghista. Nonostante questo, però, l’assessore all’Immigrazione Daniela Faggion ha deciso di ospitare 15 profughi africani in case di sua proprietà. Nello specifico l’assessore aveva affittato una palazzina a una cooperativa che si occupa di migranti e che ospita anche dei profughi. Ma il suo gesto di generosità non è stato gradito al sindaco, anch’egli esponente del Carroccio, che l’ha sospesa dal suo incarico. Faggion, però, rivendica il valore di ciò che ha fatto, “anche perché – dice – questi ragazzi si stanno comportando in modo impeccabile”.

Lo scarso apprezzamento dimostrato dal primo cittadino di Selvazzano Dentro verso l’iniziativa del suo assessore dimostra ancora una volta, purtroppo, come i migranti abbiano un prezzo, un cartellino invisibile che indica quanto ci costano e quanto possiamo guadagnarci in denaro, in prestigio, in consenso politico. Parole di don Gino Rigoldi, fondatore di Comunità Nuova ed ex cappellano del carcere minorile di Milano “Cesare Beccaria”, scritte in un suo articolo per il “Corriere della Sera”. Continua a prevalere, quindi, la tendenza a cercare di ricavare un proprio tornaconto dalla drammatica emergenza migranti. E i ricavi, sottolinea don Rigoldi, “possono anche presentarsi sotto forma di consenso politico”.

“C’è davvero chi, di fronte a un migrante, non vede un uomo ma una possibilità di investimento a breve termine – denuncia ancora il sacerdote -: i migranti trattati come materia prima che, opportunamente acquistata, viene ‘lavorata’ per diventare moneta sonante grazie ad una ‘oculata’ gestione delle rette”.

Un forte monito contro i trafficanti di disperati e a favore dell’accoglienza di chi fugge da guerra, persecuzioni e miseria è arrivato recentemente dal cardinale di Milano, Sua Eminenza Angelo Scola. “Certe chiusure dell’Italia e dei Paesi europei davanti a poche decine di migliaia di disperati – ha detto Scola – sono incomprensibili in un Paese come il Libano, meno di 4 milioni di abitanti, che accoglie quasi 2 milioni di profughi siriani”.

È questo il principio che deve muovere le famiglie italiane: guardare negli occhi i migranti, cercare di capire le loro storie e che cosa li ha spinti ad avventurarsi in un viaggio verso l’ignoto – in una parola: accoglierli – è l’unico modo per farli sentire nuovamente esseri umani. L’esempio sono le 1.600 famiglie italiane che hanno già offerto la propria disponibilità a diventare genitori affidatari di un minore straniero non accompagnato. Di piccoli migranti, però, ne sbarcano a decine ogni giorno sulle nostre coste. Il progetto Bambini in Alto Mare di Amici dei Bambini non si ferma e continua a cercare famiglie pronte a offrire un’accoglienza giusta a chi altrimenti finirebbe nelle mani di coloro che vedrebbero anche i Misna come merci da far fruttare.

 

Fonte: Corriere della Sera



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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