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Sei carne della mia carne

Dal Vangelo secondo Marco (12, 28-31)


“Qual’è il primo di tutti i comandamenti?”
Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta Israele: il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”.
E il secondo è questo: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più importante di questo”.

Commento

Certo è più semplice e meno impegnativo tentare di accogliere chi non è di fronte a noi: pensare di amare sperando di essere, a nostra volta, amati.
E’ un concetto astratto perché radicato in “spazi irraggiungibili”; eppure fa stare bene.
Quante volte amiamo Dio così!
Ma qui Gesù rivela un volto, una persona vera in carne ed ossa, non un’immagine sacra sopra un altare.
E’ qualcuno che interpella e cerca proprio te.
Non solo; Gesù indica anche come vuole essere accolto: cioè con tutta quella attenzione con la quale noi curiamo noi stessi.
Il prossimo va amato come se fosse carne nostra.
Come comprendere ciò?
Ancora una volta ci soccorre l’icona dell’adozione: un bambino adottato è accolto ed amato come se fosse “frutto” della nostra carne: un vero figlio.
Il mistero dell’adozione ci affascina e “insegna”.
Come posso amarlo come se fosse mio figlio?
Eppure mi sento capace di accoglierlo:

* con tutto il mio cuore: perché tu sei nato da lì, da dentro di me;

* con tutta la mia mente: non vi è nulla di illogico: “sei mio figlio perché credo che tu lo sia”.

* con tutta la mia forza: niente e nessuno potrà mai violare il mio amore per te.

Gesù rivela un padre ed un figlio uniti dal loro amore.

Preghiamo:

Nel 1° mistero preghiamo perché ogni bambino abbandonato possa essere accolto come un vero figlio;

Nel 2° mistero preghiamo per noi, per essere sempre capaci di scorgere sul volto di un bambino abbandonato lo stesso volto di Gesù abbandonato e risorto;

Nel 3° mistero preghiamo per chi ha paura di amare perché possa ritornare a sperare nell’incontro con un prossimo da accogliere;

Nel 4° mistero preghiamo per chi si sente “abbandonato” perché possa incontrare nel cammino della sua angoscia, chi lo sappia accogliere;

Nel 5° mistero preghiamo per tutti coloro che hanno la cura dei bambini abbandonati perché possano comprendere il loro bisogno di essere accolti ed amati.



L’Associazione LA PIETRA SCARTATA da anni accompagna e supporta le famiglie nella vocazione a prendersi cura dei bambini abbandonati o temporaneamente allontanati dalla propria famiglia, conservando o restituendo loro la dignità di figli, mentre si rende testimonianza dell’Amore di Dio nell’accoglienza familiare affidataria o adottiva, secondo il carisma proprio del sacramento matrimoniale, vissuto nell’ambito fecondo delle relazioni coniugali.


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